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Via Fra' Pio Robotti

 

(La storia delle nostre vie)

 

 

 

Carlo Giuseppe Robotti, nacque a Frugarolo, piccolo centro della provincia di Alessandria, ma corniglianese a tutti gli effetti, il 13 giugno 1867.

Nel 1896 divenne frate domenicano col nome di fra Pio e nel 1902 venne assegnato al convento parrocchia di Cornigliano dove iniziò la sua missione affiancando padre Agostino Della Casa, nuovo parroco della parrocchia di S. Giacomo.

 

 

 

Nel 1900 don Alessio della famiglia Dufour donò alla parrocchia di San Giacomo i locali di via Mingheil domenicano fra Pio si attivò per dare inizio al ricreatorio parrocchiale S. Giuseppe.

Questo umile frate dedicò per quasi  mezzo secolo la sua vita ai giovani corniglianesi guidandoli all’educazione della fede cristiana e della fraternità come riportato anche sulla sua lapide.

Pur essendo ormai trascorsi 67 anni dalla sua dipartita e  senza essere stato  proclamato santo e venerato sugli altari come tanti altri, per i corniglianesi  è stato una figura indimenticabile, una persona che ha lasciato un segno indelebile della sua presenza.

Non si possono dimenticare le varie associazioni nate per opera sua come il circolo di via Minghetti, la filarmonica, la Croce Bianca e il coro di Santa Cecilia che molti frequentano ancora oggi e nemmeno la sua disponibilità  verso chi aveva bisogno di conforto è da dimenticare.  

Fra Pio Robotti morì a Cornigliano il 12 aprile 1950 e la sua salma fu tumulata nel cimitero di Coronata. Ma per volere di don Giacomo Pala, altro indimenticabile parroco della parrocchia di San Giacomo, che da sempre ha saputo ascoltare la voce della sua gente, dopo aver superato le difficoltà burocratiche civili ed ecclesiastiche, ottenne dall’allora arcivescovo di Genova, cardinale Tarcisio Bertone, una dispensa che autorizzò, in via straordinaria, la traslazione delle ceneri di un semplice frate, dal cimitero di Coronata all'altare della cappelletta dedicata a San Gaetano della Marina che lui aveva aperto al culto e vi aveva lavorato per tanti anni. 

Una cerimonia che coinvolse tutti i corniglianesi sia quelli coi capelli brizzolati che i ragazzi che ancora oggi frequentano le tante realtà associative nate per opera del frate domenicano Pio Robotti a cui venne anche dedicato  un breve tratto di strada che collega  via Romolo Gessi, sede della Croce Bianca, a via Nino Cevetto.

 

 

 

Dati ricavati da: Frati dell’Ordine dei Predicatori)         

 

                         Rosanna Robiglio

 

 

  

 

Questo articolo è stato pubblicato a marzo 2018 su 

ilCorniglianese - Mensile indipendente di informazione e cultura

 


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